In pieno centro storico a soli 100 mt dalla piazza del Duomo e dalla Reggia di Maria Luigia è in corso la totale ristrutturazione, antisismica, di un elegante palazzo denominato “Villa Corazza” di soli 11 alloggi con autorimesse private.
Il progetto è teso a salvaguardare e a valorizzare l’immagine a la peculiarità del manufatto con il recupero di un preglevolve affresco esistente e con il mantenimento dei soffitti a volta della sala principale.
Il capitolato, completamente personalizzabile, offre materiali e finituro di alto livello e sarà compreso nel prezzo pattuito.
L’intervento antisismico consentirà la realizzazione di alloggi in classe energetica A4 con pompa di calore, caldaia a condensazione, riscaldamento a pavimento e termostato ambiente in ogni stanza, pannelli solari per acqua calda sanitari e fotovoltaico in opera.
I serramenti saranno con scuro alla parmigiana e zanzariere incorporate.
Le grandi superfici vetrate negli alloggi prospicenti il cortile interno determinano una particolare luminosità e vivibilità degli spazi interni, caratterizzando a un tempo il fascino e l’unicità delle differenti tipologie proposte.
Possibilità di giardino privato al piano terra con elegante pergola per consentire pranzi e cene all’aperto.
I prezzi saranno a partire da Euro 150.000,00 (2 camere, bagno con finestra e zona giorno)
L’impresa rifesciarà garanzia con fideiussione a prima richiesta rilasciata da primario istituto bancario.
Nel cuore di Colorno a soli 100 mt dalla Reggia di Maria Luigia. Ristrutturazione antisismica di un antico ed elegante palazzo chiamato Villa Corazza. Una nuova rigenerazione urbana targata Home Prime!
Appartamento I piano terra – Trilocale di 80 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento II piano terra – Bilocale di 68 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento III primo piano – Trilocale di 99 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento IV primo piano – Trilocale di 68 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento V primo piano – Trilocale di 72 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento VI primo piano – Trilocale di 92 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento VII secondo piano – Quadrilocale di 115 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento VIII secondo piano e sottotetto – Quadrilocale di 130 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento IX secondo piano e sottotetto – Quadrilocale di 130 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento X secondo piano – Trilocale di 82 mq ⇒ Scopri di più!
Appartamento XI secondo piano – Mansarda di 110 mq ⇒ Scopri di più!
In un documento ufficiale del novembre 953 d.C. compare per la prima volta il nome di Colorno. In seguito, dopo qualche anno, e più precisamente nel 1004 d.C. riappare il nome di Colorno legato a un atto sottoscritto da Albertus Caputlurniensis che concedeva alla chiesa locale un mulino posto sul canale Lorno che era di proprietà del Vescovo di Parma. Il primo feudatario di Colorno fu quindi il Vescovo di Parma che, verso la metà del Duecento, lo vendette al Comune di Parma, che lo acquistò per farne uno strategico avamposto con lo scopo di proteggere Parma dagli attacchi provenienti da Nord.
Nel 1458 d.C. Colorno passò da Francesco Sforza, Duca di Milano, al nipote Roberto Sanseverino dopo la distruzione e la ricostruzione dello stesso nel secolo precedente e rimase in suo possesso e dei suoi discendenti fino al 1612 d.C.. Dopo il 1612 d.C. Colorno passò alla Camera Ducale di Parma retta dai Farnese, che vennero in possesso del nuovo Ducato di Parma e Piacenza creato da Papa Paolo III Farnese nel 1545 d.C. .
Alla morte di Ferdinando il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla venne annesso alla Francia e nel 1807 il Palazzo di Colorno fu dichiarato “Palazzo Imperiale”. Dopo la morte di Napoleone il Congresso di Vienna assegnò il Ducato a Maria Luigia d’Austria, che pernottò a Colorno il 20 aprile 1816 prima di entrare come sovrana a Parma.
Fu Maria Luigia a far restaurare il Palazzo e ad aggiungere i magnifici giardini. Dopo la sua morte avvenuta nel 1847 a Parma e quindi anche a Colorno tornarono i Borbone-Parma.
Con la costituzione del Regno d’Italia vi fu l’unificazione del Ducato al Regno, ma questo rappresentò l’inizio della decadenza del complesso monumentale del paese. Anche gli arredi del Palazzo vennero trasferiti o venduti e gli edifici pubblici ceduti a privati. I boschi anche’essi vennero venduti e messi a coltivazione. Nel 1872 il Palazzo e il Convento dei Domenicani furono trasformati in un Ospedale Psichiatrico.